Nella tarda serata del 18 aprile 2014, Venerdì Santo, durante la processione dei Misteri, la storica statua della “Cascata”
sfuggì di mano ai portatori, a causa probabilmente del cedimento di una
delle sdanghe, cadendo per terra lungo via Michele Imperiali.
Il simulacro ne uscì vistosamente
danneggiato e fu per questo immediatamente ricoverato nella chiesa della
Morte per poi essere affidato, seguendo tutte le istruzioni e le
procedure imposte dalla Soprintendenza, alle sapienti mani dei maestri
Valerio Jaccarino e Giuseppe Zingaro di Andria.
La statua è stata riconsegnata alla città di
Francavilla Fontana in prossimità della Settimana Santa del successivo anno 2015, accolta a braccia aperte da monsignor Alfonso
Bentivoglio e dal priore dell'Arciconfraternita della Morte Vito Leone, pronta per occupare nuovamente il posto che le spetta nella processione dei Misteri del Venerdì Santo.
Gli addetti ai lavori apprezzano e
plaudono al lavoro dei restauratori, che hanno riportato la “Cascata” ai
vecchi fasti, ma specie tra i fedeli non manca chi storce il naso:
«Sembra troppo nuova e aver perso qualcosa nell’espressione», dicono
alcuni.
Difese a spada tratta, invece, da chi sta nel settore e di restauri e conservazione se ne intende: sono semplicemente “rinati” i colori originali e quegli occhi (un po’ strabici per licenza d’autore) sono sempre quelli creati illo tempore dal maestro Pietro Paolo Pinca.
L’effetto antico e vissuto della versione precedente, che in molti oggi
suscita nostalgia, pare fosse dovuto alla sporcizia stratificatasi sulla
statua nel corso dei secoli e adesso finanche le ferite sul corpo di
Cristo sono più nitide e vivide.
Sarà, ma intanto noi sottoponiamo
all’attenzione dei lettori alcuni scatti (anche risalenti allo scorso
anno prima del “fattaccio”) e chiediamo loro di dire la propria, pure da
“profani”: la preferivate prima o è meglio adesso?
- Testo e foto tratti dal sito "Lo Strillone News".