VENERDI' SANTO SERA - Processione dei Misteri

La sera del Venerdì Santo dalla Chiesa di S. Chiara esce la processione dei Misteri, la più importante e suggestiva della Settimana Santa, con la partecipazione di tutte le Confraternite di Francavilla Fontana. Questa processione è anche chiamata del "Battaglino",  per il caratteristico crepitio che le manigliette delle "trenule" provocano sbattendo sulle borchie di metallo.
Quando la processione ebbe origine non è noto, ma in un verbale risalente al 1693 già si parla di questa processione, come "istituita ab immemorabile e alla quale ci tenevano molto i confratelli, anzi erano gelosi della loro processione e delle loro statue, che rappresentano momenti della Passione e Morte di Gesù Cristo".
I Misteri sono in numero di dieci:  1 - Cristo col pane, 2 - Cristo all'orto, 3 - Cristo vestito da pazzo, 4 - Cristo alla colonna, 5 - Cristo alla canna, 6 - la Cascata, 7 - Cristo in Croce, 8 - la Sacra Sindone, 9 - Cristo Morto e 10 - la Addolorata.


Quando il grande portone della Chiesa di S. Chiara si apre appare il "Primo Cerimoniere", corrispondente al "Troccolante" di Taranto che, sbatacchiando la "trenula", annunzia al popolo l’inizio della processione; questi è colui che in un certo senso dirige la processione, dal momento che la processione si muove al suo comando.
Subito dopo esce la "Croce dei Misteri", portata da un altro confratello; sui bracci di questa croce sono riportati tutti i simboli della Passione di Cristo.


Al segnale della trenula scossa dal "Primo Cerimoniere", i confratelli della Orazione e Morte escono la statua di "Cristo col pane" o "La Cena", che apre la serie delle statue raffiguranti la Via Crucis.


Segue la statua di "Cristo all'orto": Cristo è inginocchiato nell’orto del Getsemani e, mentre prega riceve il “Calice amaro”, che gli viene dato dall’Angelo; è portata ed accompagnata dai confratelli della Orazione e Morte.
 

Mentre la banda continua a suonare struggenti marce funebri, dalla chiesa esce la statua di "Cristo vestito da pazzo", con al collo una fune e con le mani legate, che viene portata dai confratelli di Sant’Eligio.


Segue la statua di "Cristo alla colonna", che rappresenta Gesù spogliato, frustato e incoronato di spine: questo simulacro è accompagnato dalla Confraternita dell’Immacolata.


Dopo un po’, sempre annunciata dal suono della trenula, lentamente esce la statua di "Cristo alla canna" o "Ecce Homo" che ha le mani legate, è incoronato di spine e sulle spalle ha un mantello rosso; è portata e scortata da un folto numero di Confratelli della Congrega dei Sette Dolori, anche loro vestiti di rosso.


Mentre i fedeli sono sempre in raccolto silenzio e la banda continua a suonare marce funebri, dalla Chiesa esce la statua "La Cascata" detta anche "Lo Spasimo" che ci presenta Cristo grondante sangue e sudore, per terra, sotto la pesante croce, ed è portata dai Confratelli del Carmine.


Quando la statua arriverà vicino al monumento dei caduti decine di crociferi incappucciati la seguiranno.
Questi crociferi sono chiamati "pappamusci cu li trai".


Dalla chiesa quindi esce "Cristo in Croce", Cristo che spira, dopo aver detto "Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno"; viene portata dai confratelli di San Bernardino.


Questa statua è seguita dalla "Sacra Sindone", una croce nera, che è segno e memoria della morte di Cristo, sulla quale è appeso il sudario, un bianco drappeggio; è portata e accompagnata dai Confratelli del SS Sacramento.


In piazza Chiesa Matrice è silenzio, rotto soltanto dalla banda che continua a suonare laceranti marce funebri ed ecco che esce "Cristo Morto" detto anche "Tumolo" o "Bara", statua sviluppata in orizzontale, che nel passato veniva portata a spalla dai sacerdoti del capitolo ed accompagnata dal Principe Imperiali, dal Capo dell’Università e da altri maggiorenti, mentre ora è portata dai Confratelli della Orazione e Morte e scortata dalle più alte autorità del paese, sindaco, pretore, comandante dei carabinieri e priore della confraternita della Orazione e Morte che reggono il laccio, e dai carabinieri in alta uniforme.


Il mesto corteo dei Misteri è quindi chiuso dalla statua dell’"Addolorata", che in silenzio, piange e tiene dentro di sé il dolore di madre e, fiduciosa attende la resurrezione del suo amato figlio; questa statua è portata dai Confratelli dell’Orazione e Morte ed è seguita da un folto stuolo di Consorelle dell’Addolorata.


Va avanti così, per le ampie e rettilinee strade del paese, la lenta e lunga processione, che è una vera maratona penitenziale, alla quale partecipano le varie Confraternite cittadine, ognuna delle quali, con la statua loro assegnata e per la quale ha versato una modica somma di denaro, compie una propria processione con priore, dirigenti e confratelli, nella più ampia processione dei Misteri, che si concluderà intorno alla mezzanotte.
Tutti i confratelli vanno fieri del loro corteo e sono contenti di aver dato vita a un momento significativo della tradizione e della cultura locale.

- Testo tratto dal sito www.lasettimanasanta.it.
- Foto tratte dal sito http://www.salentoacolory.it, con riferimento alla pagina Francavilla Fontana fra arte e Misteri.